Settembre-ottobre 2006

 

[Venezia Multimediale]

IL REGNO SOMMERSO DELLE TEGNUE

 
di Damilo Reato

In occasione dell'ultimo salone del B.I.C.A. (Biennale Internazionale Comunicazione Ambientale), l'Assessorato alle Politiche per l'Ambiente della Regione Veneto, ha presentato nel suo stand, in un accattivante cofanetto, un pregevole DVD accompagnato da molto materiale didattico sulle Tegnue di Chioggia. Che cosa sono le Tegnue? Un vero patrimonio ambientale che ha il suo regno sommerso nel bacino nord dell'Adriatico, infatti molti non sanno che questi fondali, generalmente piatti, nella parte occidentale, presentano numerose irregolarità di tipo roccioso. Sono ben note però a tutti i pescatori, che hanno ribattezzato queste zone, disposte parallelamente a circa 20 miglia dalla costa, col nome di 'Tegnue', deformazione dialettale di 'trattenute', ossia luoghi in cui le reti a strascico si impigliano inesorabilmente con danni devastanti. Studiate dal punto di vista geologico solo in tempi recenti e riconosciute a livello scientifico solo dal 1966, le 'tegnue' di Chioggia erano note però anche nel passato, infatti l'abate Olivi, in un saggio del 1792, parla apertamente di 'massi calcarei nudi, Purissimi i quali sorgono isolati dal fondo molle. Tali eminenze dette volgarmente tegnue [sono] conosciute ed aborrite dai nostri pescatori perché lacerano le reti.
L'origine di queste rocce è molto antica, processi geologi e biologici le hanno modellate ne! tempo con lunghe fasi di cementazione e sedimentazione di sabbie e gusci di conchiglie formando così creste rocciose, soggette all'erosione delle correnti e ai movimenti idrodinamici, che hanno dato vita anche a numerosi anfratti e cavità. Le più antiche risalgono addirittura a circa 4000 anni fa, quando il livello del mare era senz'altro più basso. Queste rocce sono ricoperte di alghe rosse, chiamate ‘corallinacee’, che danno all'insieme una tonalità di colore molto marcato con sfumature sul rosso violaceo. Colonie di madrepore, spugne, molluschi di ogni tipo, trasformano questo ambiente in un vero paradiso per l'enorme varietà di forme di vita presenti che non ha nulla da invidiare per il caleidoscopio di colori a quelli delle più famose barriere coralline.
Il filmato, prodotto e diretto da Piero Mescalchin, presidente dell'associazione che da anni si batte per la valorizzazione e tutela di queste oasi, ci fa conoscere, attraverso queste sorprendenti immagini subacquee, la vita di invertebrati e pesci, che sono gli abitanti privilegiati di questo meraviglioso regno sommerso. Il taglio prettamente didattico, con generosi prestiti all'incantevole linguaggio della fiaba, la narrazione affidata alla simpatica voce di una bambina, ne fanno, nel complesso, un prodotto di pregevole fattura ed impiego non solo dal punto di vista scolastico. Un modo questo per valorizzare un patrimonio ambientale inestimabile, che non merita soltanto l'attenzione per la salvaguardia di questo habitat naturalistico unico al mondo, che già nell'agosto del 2002 è stato riconosciuto dalla Giunta Regionale come Zona di Tutela Biologica, infatti il documentario ci invita ad ulteriori spunti e riflessioni. Suggerisce e stimola nuove iniziative, che, in questi tempi, in cui si parla sempre più di mare poco pescoso a causa del prelievo dissennato, dovrebbe favorire ogni proposta in controtendenza, soprattutto dal punto di vista del turismo sostenibile. settore questo in forte espansione ovunque, un turismo ambientale atto a valorizzar Analmente anche gli aspetti di pregio naturalistico dei fantastici fondali costieri Veneti.
// regno sommerso delle tegnue. DVD dur. 20'; realizzazione: Associazione “Tegnue di Chioggia” -  onlus; prodotto didattico; distribuzione: Regione del Veneto.

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